lunedì 3 giugno 2013

ARSCON spiega come adempiere alle richieste della Commissione Doganale in Russia, Bielorussia e Kazakistan

L'esportazione delle merci italiane verso la zona ex Sovietica è soggetta a una regolamentazione molto precisa e per introdurre diverse merci in questa zona è necessario avere un Certificato sanitario per i prodotti importati per Russia, Bielorussia e Kazakistan. Con il decreto del 28 maggio 2010 c'è stato un primo passo verso la normalizzazione per quello che riguarda i requisiti di frontiera richiesti dalla Commissione Economica Euroasiatica, esiste ancora però una lista di prodotti soggetti a valutazione dei requisiti dell’unione adottata dalla Commissione Doganale.
Arscon, azienda leader nell’attività di import export verso Russia, Bielorussia e Kazakistan è ben aggiornata su questi regolamenti e può organizzare pratiche e adempimenti per i tre macrogruppi di prodotti in cui la lista è divisa a seconda del codice HS / tariffa doganale internazionale. Il primo è quello delle merci soggette a perizia sanitaria come alimentari, prodotti per bambini (no biancheria intima), materiali e attrezzature per depurazione acque, materiali polimerici sintetici per costruzione, trasporto, mobili, macchinari, attrezzature, elettrodomestici, libri, manuali, giornali, prodotti naturali lavorati industrialmente, materiali a contatto con la pelle, abbigliamento, calzature, materiali da costruzione, dispositivi di protezione individuale, attrezzature per il trattamento dell'aria.

L'altro gruppo soggetto a restrizioni è quello dei prodotti soggetti a certificazione Registrazione statale prodotto eurasec come acqua minerale e bevande alcoliche (tutti i vini e liquori), bevande energetiche, alimenti per bambini, prodotti dietetici, additivi alimentari, alimenti con principi attivi, alimenti geneticamente modificati, cosmetici e prodotti per l'igiene orale, disinfettanti, insetticidi, prodotti per la casa, prodotti per igiene personale, biancheria intima dei bambini, merci in contatto con i prodotti alimentari (no utensili da cucina, stoviglie, ecc.), generi alimentari e bevande, conservanti, additivi alimentari, materiali e le attrezzature a contatto diretto (o per via aerea) con alimenti e pelle, articoli per bambino, tra cui giocattoli, fitness, cancelleria, passeggini e carrozzine, zaini.

Visto che molti di questi prodotti fanno parte dell'export tipico del made in Italy, Arscon si propone come intermediario d'eccellenza per poter introdurre dentro in confini della zona EurAsEc questi prodotti senza il rischio di sanzioni, ritardi o problemi di alcun genere. 

Per una panoramica delle possibilità e delle conoscenze di Arscon visita il sito www.arscon.eu