lunedì 15 luglio 2013

Il vanto della produzione italiana: prodotti alimentari in Russia, un parere di ARSCON

Agroalimentare, cosmetica, abbigliamento, accessori: tutte parole che rimandano in maniera inequivocabile al made in Italy e alla qualità della nostra produzione nazionale. Ormai con la crisi economica che imperversa e soffoca il mercato solo pochi prodotti del bello e del ben fatto continuano a trovare mercato, specialmente oltreconfine in situazioni in crescita come quelle di Russia, Kazakistan, Bielorussia e Ucraina. Arscon si propone come intermediario per il disbrigo di pratiche doganali, di sicurezza e di import-export verso questi paesi (zona EurAsEC), in particolare anche per la traduzione e redazione di testi, manuali e documenti in lingua obbligatori per l'ingresso in questo mercato florido ma con standard molto diversi (e spesso non riconosciuti) rispetto a quelli dell'Unione Europea.
Ad esempio un caso particolarmente importante per l'Italia è quello del settore alimentare: infatti l’Agenzia russa deputata al controllo è il Rosselkhoznadzor, che non riconosce la normativa comunitaria del pacchetto igiene, quindi le aziende italiane che vogliono portare i loro prodotti in Russia devono adeguarsi alle norme in questione che prevedono, tra le altre cose, i piani campionamento.
Come è facile immaginare non è per niente semplice adeguarsi a questo tipo di regolamenti, il rischio alto è quello di non poter sdoganare la propria merce rovinando il business o incorrere in enormi ritardi e sanzioni. Per questo la scelta vincente è quella di rivolgersi a esperti nel settore come quelli di ARSCON, da anni attenti e rivolti a questo mercato.

Per informazioni sui servizi e le modalità di intervento visita la pagina www.arscon.eu.